Segnalazioni di illeciti e irregolarità - Whistleblowing

Il Whistleblowing è l'istituto volto a proteggere quei soggetti che segnalano la commissione di illeciti perpetrati a danno della Pubblica amministrazione, di cui siano venuti a conoscenza in ragione del rapporto di lavoro.

Il whistleblower è il soggetto che, nell'interesse dell'integrità della pubblica amministrazione, segnala al Responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza (RPCT), all'Autorità nazionale anticorruzione (ANAC), o denuncia all'autorità giudiziaria ordinaria o a quella contabile, condotte illecite di cui è venuto a conoscenza in ragione del proprio rapporto di lavoro.

L'istituto del Whistleblowing è stato introdotto nel settore del pubblico impiego dall'art. 1, comma 51, della legge 6 novembre 2012, n. 190 «Disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell'illegalità nella pubblica amministrazione» (c.d. legge Anticorruzione) che, ha inserito l'art. 54-bis all'interno del D.Lgs. 30 marzo 2001 n. 165.

La Legge 179/2017 ha poi consentito la facoltà di effettuare segnalazioni anche a tutti quei soggetti che forniscono beni e servizi o realizzano opere per l'amministrazione; tali soggetti, che non hanno alcun rapporto di lavoro subordinato con la Pubblica Amministrazione ma sono dipendenti di enti privati, operano nel contesto lavorativo dell'amministrazione pubblica e, pertanto, possono venire a conoscenza di illeciti o irregolarità relativi alla amministrazione per la quale l'impresa opera.

L'applicazione della disciplina è esclusa, invece, per quei soggetti che, pur svolgendo un'attività lavorativa in favore dell'amministrazione, non godono dello status di dipendente pubblico (ad es., stagisti, tirocinanti).

La segnalazione (cd. whistleblowing) è un atto di manifestazione di senso civico, attraverso cui il whistleblower contribuisce all'emersione e alla prevenzione di rischi e situazioni pregiudizievoli per l'amministrazione di appartenenza e, di riflesso, per l'interesse pubblico collettivo.

In particolare, i dipendenti pubblici che segnalano un illecito non possono essere sottoposti a provvedimenti disciplinari e sono protetti contro le azioni ritorsive.

Non esiste una lista tassativa di reati o irregolarità che possono costituire l'oggetto del whistleblowing. Vengono considerate rilevanti le segnalazioni che riguardano comportamenti, rischi, reati o irregolarità, consumati o tentati, a danno dell'interesse pubblico.

La segnalazione va effettuata utilizzando l'apposita Piattaforma DigitalPA di cui si è dotata l'Agenzia; tale Piattaforma è gestita da soggetti terzi rispetto l'amministrazione, e garantisce la riservatezza dell'identità e delle informazioni nel rispetto della privacy e del GDPR.

La gestione e la verifica sulla fondatezza delle circostanze esposte nella segnalazione sono affidate al Responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza - RPCT (Fabio Binotto) che vi provvede nel rispetto dei principi di imparzialità e riservatezza, effettuando ogni attività ritenuta opportuna.

A tal fine, il RPCT si avvale del supporto e della collaborazione del gruppo di lavoro costituito da

  • Cristian Celegato, Responsabile PO Controllo strategico e processi trasversali,
  • Marta D'Adam, Responsabile PO Supporto giuridico.

L'Agenzia dal 2016 ha definito una procedura di gestione delle segnalazioni di illeciti e irregolarità; nella sua ultima versione la procedura è stata adottata con Decreto n. 200 del 28-11-2022.

Eventuali segnalazioni riguardanti il Responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza (RPCT) vanno inviate all'Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC). In questo caso, la segnalazione va presentata ad ANAC mediante la compilazione di un modulo informatico accedendo alla Piattaforma informatica resa disponibile sul sito istituzionale dell'Autorità dell'anticorruzione, oppure tramite l'invio del modulo (reperibile al link https://www.anticorruzione.it/-/whistleblowing) al protocollo generale di ANAC in busta chiusa con la dicitura "Riservato-Whistleblowing" se inviata brevi manu, oppure tramite posta ordinaria oppure con raccomandata con ricevuta di ritorno. Nel caso in cui la segnalazione venga inviata a mezzo posta elettronica certificata, nell'oggetto della comunicazione andrà inserita la medesima dicitura che deve essere riportata sulla busta cartacea. L'importanza della dicitura da apporre sulla busta e nell'oggetto della PEC serve ad indirizzare l'Autorità ricevente a protocollare la segnalazione con l'attenzione alla riservatezza in un protocollo apposito. Per ulteriori informazioni consultare il link https://www.anticorruzione.it/-/whistleblowing.

Le comunicazioni di ritorsione devono essere trasmesse esclusivamente ad ANAC (https://whistleblowing.anticorruzione.it)

Procedura per effettuare una segnalazione:

Piattaforma DIGITALPA

Pubblicato il: 28.07.2016  -  Ultima modifica: 04.04.2024
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