Amministrazione trasparente

Appunti per una trasparenza trasparente

La riflessione sul rapporto tra il cittadino-utente e l'amministrazione pubblica erogatrice di servizi occupa le prime pagine dei giornali da oltre vent'anni, da quando cioè è stata approvata la legge sul procedimento amministrativo che ha aperto la strada alla partecipazione del cittadino all'attività degli uffici pubblici, che fino ad allora non poteva essere conosciuta fino al momento della decisione finale.

Negli ultimi due anni abbiamo assistito alla naturale evoluzione della partecipazione attraverso l'ampliamento del concetto di accessibilità, non più inteso come la possibilità dell'interessato di leggere le carte di un procedimento, ma come facoltà di tutti i cittadini di conoscere una serie di dati, informazioni e documenti che riguardano l'organizzazione e l'attività delle amministrazioni pubbliche (e, a breve, anche degli ordini professionali).

Dal nuovo concetto di accessibilità alle risorse informative della PA nasce la cosiddetta trasparenza amministrativa, con l'obiettivo di favorire un controllo diffuso da parte dei cittadini sull'operato delle istituzioni e sull'utilizzo delle risorse pubbliche. La pubblicazione di dati ed informazioni nei siti web delle amministrazioni intende infatti diffondere la conoscenza dei servizi erogati e dei livelli di efficienza in rapporto ai costi sostenuti, ma anche di prevenire i fenomeni di corruzione attraverso l'attuazione di politiche improntate all'integrità.

Ma siamo veramente sicuri che per essere "trasparenti" sia sufficiente pubblicare una quantità di dati in un sito web? Io credo di no. Così concepita ed attuata, la trasparenza amministrativa rischia infatti di degenerare nell'ennesimo esercizio di stile vuoto ed autoreferenziale, uno dei tanti riti burocratici che quotidianamente siamo costretti a celebrare, dentro e fuori gli uffici pubblici. Per questa ragione l'Agenzia ha avviato un percorso di "umanizzazione" della trasparenza amministrativa, con l'obiettivo di coniugare il rispetto delle disposizioni con l'efficacia della comunicazione, e di passare, anche in questo settore di attività, dalla logica dell'adempimento a quella del servizio.

Questo percorso richiederà sicuramente più tempo e qualche sforzo in più rispetto alla mera esecuzione degli obblighi di legge, ma per noi la trasparenza è un valore assoluto. Ecco perché vogliamo che sia più... trasparente.


La trasparenza amministrativa in AVEPA

Il principio della trasparenza, inteso come accessibilità totale ai dati, alle informazioni e ai documenti detenuti dalle amministrazioni pubbliche allo scopo di tutelare i diritti dei cittadini, promuovere la partecipazione degli interessati all'attività amministrativa e favorire forme diffuse di controllo sul perseguimento delle funzioni istituzionali e sull'utilizzo delle risorse pubbliche, è stato affermato nel nostro ordinamento dal decreto legislativo 14 marzo 2013, n. 33, successivamente modificato dal decreto legislativo 17 maggio 2016, n. 97 che ha introdotto il c.d. Freedom of information act in Italia.

Il Responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza dell'Agenzia veneta per i pagamenti è Marco Passadore (marco.passadore@avepa.it).

Ogni eventuale comunicazione in materia di trasparenza amministrativa ed accesso civico a dati e documenti (art. 5 d.lgs. 33/2013) deve essere indirizzata al Responsabile della trasparenza ed inviata alla casella di posta elettronica trasparenza@avepa.it.

 

Di seguito il collegamento al portale dell'Autorità Nazionale Anticorruzione.

Pubblicato il: 13.03.2014  -  Ultima modifica: 03.05.2024
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