Azione 3.3.4

Sostegno alla competitività delle imprese nelle destinazioni turistiche, attraverso interventi di qualificazione dell'offerta e innovazione di prodotto/servizio, strategica e organizzativa

Nel contesto italiano e anche in un panorama europeo ed internazionale, il Veneto rappresenta un'eccellenza in campo turistico sia dal punto di vista dei flussi da cui è interessato ogni anno, sia dal punto di vista dell'offerta, ovvero di quelli che sono definiti i fattori pull (le attrazioni).

Basti pensare che nel raggio di qualche centinaio di chilometri il potenziale turista può trovare in quest'area un'offerta ricca e variegata: mare, terme, laghi, montagne, città d'arte, parchi naturali. Questo spiega perché in questa regione, che registra annualmente più di 16 milioni diarrivi e più di 61 milioni di presenze, per un totale di 11 miliardi di fatturato, si concentri quasiun quarto del turismo internazionale in Italia. A livello europeo poi, il Veneto si colloca al sestoposto tra le regioni europee per pernottamenti. Va però evidenziato che in Veneto il turismo è fortemente concentrato in poche destinazioni che da un lato cominciano a dare segnali di forte saturazione del mercato e problemi di capacità di carico turistico, dall'altro, in alcuni casi, presentano un forte rischio di stagnazione o declino.

Tale tendenza si può invertire favorendo approcci di destination management che sviluppino una visione e gestione unitaria delle destinazioni turistiche (intese come amalgama di prodotti, servizi e attrazioni variamente composto in uno spazio geografico) e con azioni di destination marketing che operino il necessario collegamento tra destinazione  domanda di mercato con lo sviluppo di prodotti e servizi integrati ad alto valore aggiunto rivolti anche a segmenti emergenti della domanda o a trend che si vanno consolidando. Gli interventi contribuiranno al consolidamento, modernizzazione e diversificazione del sistema turistico veneto, puntando a rilanciare e riposizionare le imprese di destinazioni a maggior rischio di stagnazione/declino - ovvero le imprese di destinazioni i cui prodotti turistici non risultano più attrattivi - e a sviluppare segmenti turistici emergenti in termini di domanda e di mercato.

Il contesto programmatorio regionale di riferimento è la L.R. 11/2013, "Sviluppo e sostenibilità del turismo veneto" e la DGR 2286/2013.

Il presupposto metodologico (per la concreta individuazione delle destinazioni ammissibili) è il seguente: sia per le destinazioni, sia per i segmenti turistici la progettualità strategica è volta a contrastare i rischi di stagnazione e a intercettare le opportunità che vengono dai cambiamenti della domanda e del mercato. Si ritiene che la definizione del quadro di analisi (differenziato per ciascuna destinazione e attento al mutamento della domanda) debba essere svolto a livello di destinazione stessa dagli attori turistici della destinazione (e non centralmente dalla Regione del Veneto); saranno quindi ammissibili ai bandi le imprese delle destinazioni turistiche le cui Organizzazioni di Gestione della Destinazione avranno redatto un Destination Management Plan, ossia un progetto strategico condiviso di gestione della destinazione che:

  • definisca il ruolo di tutti gli stakeholder (pubblici e privati),
  • analizzi la domanda e i punti di forza e di debolezza della destinazione,
  • identifichi in modo chiaro le linee strategiche e le azioni da intraprendere,
  • indichi i tempi e la ripartizione delle risorse,
  • indichi l'eventuale intervento pubblico di valorizzazione delle risorse culturali e naturali della destinanzione, che possono sviluppare sinergie con le azioni a finanziamento sul POR.

Sotto il profilo organizzativo le azioni di destination management e destination marketing ricadono nelle responsabilità delle Organizzazioni di Gestione della Destinazione (la cui costituzione in Veneto trova disciplina nella L.R. n. 11/2013; sono già costituite e riconosciute dalla Regione del Veneto le seguenti OGD: Po e suo Delta, Bibione e San Michele al Tagliamento, Cavallino Treporti, Jesolo-Eraclea, Caorle, Verona, Lago di Garda, Pedemontana Veneta; sono in corso di perfezionamento, ad esempio, le OGD di Treviso, di Padova, delle Dolomiti).

L'azione sarà articolata, per il presidio in modo sinergico della qualificazione dell'offerta turistica, dell'innovazione di prodotto/servizio e dell'innovazione organizzativa, al fine di renderli coerenti con le aspettative della domanda turistica e del mercato, attraverso:

A) Attivazione di imprese anche complementari al settore turistico tradizionale. Infatti solonuove imprese a carattere fortemente innovativo possono garantire l'integrazione con altre  filiere (es. filiera agroalimentare, artigianato, intermodalità trasporti,etc.), lo sviluppo di nuovi prodotti e nuovi servizi collegati ai segmenti turistici emergenti o in via di consolidamento, lavalorizzazione di particolari attrattori culturali e naturali del territorio e il conseguente riposizionamento differenziato delle destinazioni turistiche venete a maggior rischio stagnazione/declino. Tipologie simili di imprese potranno svilupparsi anche lungo i percorsi degli Itinerari ed Escursioni infrastrutturati e riconosciuti nell'ambito della Rete Escursionistica Veneta (cicloturismo).

B) Sviluppo e consolidamento di reti di imprese e/o club di prodotto che favoriscano il riposizionamento differenziato delle imprese e delle destinazioni turistiche venete, nonché lo sviluppo di nuovi prodotti e nuovi servizi basandosi su precise analisi di mercato e sulle esigenze dello specifico segmento di mercato a cui si rivolgono. In particolare saranno concessi contributi per sostenere:

  1. L'ideazione di club di prodotto (analisi di mercato, individuazioni di nicchie e segmenti della domanda, attività di benchmark con buone prassi, formazione, strumenti innovativi).
  2. L'avvio e costituzione di club di prodotto, anche attraverso l'acquisto e la realizzazione di "beni di club" e/o la condivisione di servizi specialistici, la gestione e le attività di marketing networking, dynamic packaging, a favore delle imprese aderenti al club e a beni strumentali alle diverse tipologie di club.
  3. Lo sviluppo e consolidamento di Reti di Imprese e club di prodotto esistenti.

C) Investimenti materiali a favore delle imprese in ottica di sviluppo turistico sostenibile, per: innovazione/differenziazione del prodotto turistico in funzione della domanda, riduzione dell'impatto ambientale e/o del consumo di risorse (energia/acqua), ammodernamento tecnologico, crescita dimensionale delle imprese stesse, accorpamento di attività tra più soggetti imprenditoriali, sviluppo di sinergie tra imprese del turismo e altre attività economiche. Tali investimenti saranno finalizzati a innovare e differenziare l'attuale tipologia di offerta, favorendo lo sviluppo di nuovi prodotti turistici e/o la differenziazione dei prodotti attuali, l'allungamento della tradizionale "stagione turistica", valorizzando specifiche risorse locali, riposizionando le imprese e le destinazioni per intercettare nuove tipologie e flussi di turisti e rispondere così alle aspettative del mercato e alle nuove famiglie motivazionali della domanda turistica.

I territori ammissibili ai finanziamenti sono quelli della Regione.

I beneficiari sono PMI attive in destinazioni turistiche che abbiano adottato un approccio di destination management e quindi si siano organizzate in conformità alla legislazione turistica regionale (LR 11/2013, art. 9 e DGR 2286/2013), siano state riconosciute dalla Regione del Veneto come "Organizzazioni di Gestione della Destinazione "OGD" (o secondo la terminologia affermatasi nell'esperienza turistica europea "DMO "Destination Management Organisation") e abbiano adottato un Destination Management Plan. Gli interventi saranno concentrati in particolare a favore delle imprese di destinazioni a maggior rischio di stagnazione/declino (destinazioni di montagna o termali); a favore di imprese di destinazioni maggiormente necessitanti di interventi di differenziazione/innovazione di prodotto rispetto alle mutate esigenze della domanda (turismo sostenibile, turismo "taylor made"ovvero su misura, nuovi prodotti turistici) e rispetto ai diretti competitors e quindi a favore di imprese di segmenti innovativi dei prodotti turistici (cicloturismo ed enogastronomia).

Pubblicato il: 10.05.2017  -  Ultima modifica: 15.05.2017
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