Il Drone dell'AVEPA

newsletter avepa

L'Agenzia ha recentemente acquisito una piattaforma aerea per il telerilevamento, comunemente chiamato "Drone", ma il cui nome corretto è SAPR (Sistema Aeromobile a Pilotaggio Remoto) che, supportato da una squadra di piloti autorizzata dall'ENAC (Ente Nazionale Aviazione Civile) il 27 maggio 2015, permette la verifica ed il rilievo del territorio agricolo con un approccio totalmente innovativo.

Il nuovo strumento ha la forma di un piccolo aereo con una ampiezza alare di 96 cm ed è provvisto di un motore elettrico per la propulsione. E' a pilotaggio automatico e tutte le operazioni di volo sono programmate e trasferite al Drone tramite software e segnale radio; l'intervento vero e proprio del pilota in fase di volo avviene solo al manifestarsi di eventuali momenti critici.

La visione aerea ed i diversi sensori di cui il Drone è fornito consentono un rilievo dettagliato e speditivo delle superfici agricole e degli elementi caratteristici del paesaggio. È possibile preparare e far compiere al Drone una missione in forma autonoma monitorando il volo attraverso una stazione a terra composta da un portatile ed un comando radio. L'autonomia di ogni singolo volo è di oltre mezz'ora con la possibilità di cambiare batteria e di sorvolare molto territorio in una giornata lavorativa.

Sono stati già sorvolati e fotografati più di 1000 ettari in questa fase iniziale e le ortofoto generate hanno una risoluzione maggiore di dieci volte rispetto alle ordinarie ortofoto utilizzate per le verifiche ed i controlli.

I sensori montati sulla piattaforma aerea permettono di raccogliere dati sia sulla quantità che sulla qualità delle coltivazioni sorvolate e tramite collaborazioni con le Università di Agraria di Padova e IUAV Venezia saranno sperimentate metodologie di rilievo verso sistemi di classificazione dell'uso del suolo come richiesto nella PAC 2014-20, anche tramite un'analisi "automatica" delle immagini.

Attualmente il Drone dispone di tre sensori: un sensore che rileva le bande del visibile (RGB) per la cattura e generazione delle ortofoto, un sensore che rileva le bande del vicino infrarosso (NIR) ed un sensore multispettrale che permettono l'analisi quanti-qualitativa delle superfici fotografate.
Il notevole sviluppo che questa tecnologia sta avendo nell'ultimo periodo apre degli scenari molto interessanti per la verifica del territorio in modo più preciso, puntuale, semplice ed economico.

L'Agenzia, attualmente l'unica in Italia, si dimostra all'avanguardia con il progresso tecnologico e si prefigge di dare un servizio all'agricoltura con l'innovativo monitoraggio del territorio e la condivisione dei dati acquisiti.